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Il Villaggio

Le capanne formavano dei piccoli raggruppamenti disposti a scacchiera; al centro dell’insediamento, isolato, stava l’unico edificio circolare, parzialmente costruito in pietra. Quella forma e quella materia erano l’unico segno della sua importanza per la tribù: per un solo membro del clan, tuttavia, quel luogo aveva un’importanza ancora maggiore…
<<Maharek, quale vento ti porta alla mia casa?>>
L’Anziano lo salutò dalla soglia con un’espressione benevola, facendogli segno di entrare. L’uomo abbassò il capo e oltrepassò l’ingresso, rimanendo silenzioso.
<<Ti turba ancora avvicinarti al fiume?>>
Erano passati… anni. Dieci anni, da quando era accaduto. Le spalle di Maharek si raddrizzarono, ma nulla nella sua espressione cambiò quando rispose al vecchio:
<<Reina è morta tanto tempo fa, padre. Le acque che me l’hanno portata via ora mi offrono da mangiare>>.
Con un sorriso enigmatico, l’Anziano si sedette a terra, a gambe incrociate. Giocherellò con alcune statuine, prima di alzare di nuovo lo sguardo verso il giovane:
<<E dov’è il frutto della tua pesca, ragazzo?>>
La slitta semivuota non era certo un grande trofeo da mostrare: Maharek distolse l’attenzione da quell’argomento, non era per parlare delle sue abilità di cacciatore che aveva deciso di visitare l’Anziano a quell’ora del mattino.
<<Il marchio non mi abbandona, padre. Come devo interpretare questo segno?>>
L’Anziano appoggiò la statuetta lignea che si stava rigirando tra le mani, riadagiandola insieme alle altre senza quasi guardarla. Fissò lo sguardo sui lineamenti duri del giovane uomo, invece, seguendone il profilo affilato dalle fatiche e soffermandosi infine sugli occhi neri, due abissi che riflettevano bene quanto era nascosto nell’anima di quel guerriero.
<<Sei nato per un destino diverso dal nostro, figlio. Soltanto il tempo ti dirà il perché… O te lo celerà per sempre. Spogliati, avanti>>.
Il freddo pungente non era mitigato dalle fiamme che ardevano placide all’interno della capanna; tutto, in quel luogo, profumava di calma e ispirava tranquillità – persino l’ardore del fuoco era diminuito. Solo qualcosa, qualcosa di indefinito, ruggiva nell’animo di Maharek, e non gli dava tregua.
Si tolse gli indumenti, le pelli cucite dalle sue stesse mani, scoprendo il torace immacolato, la pelle olivastra tesa sui pettorali, mettendo a nudo muscoli che aveva forgiato per combattere il dolore… Chiuse gli occhi, voltando le spalle all’Anziano: le dita ruvide del vecchio gli percorsero la schiena, facendolo rabbrividire più dell’aria novembrina. Seguivano linee che conosceva bene, pur non potendole vedere: le sentiva strisciare sotto l’epidermide, compiere arabeschi e ghirigori per lui incomprensibili, ma noti al vegliardo capo della sua tribù. A lui soltanto.
<<Hai ragione, ragazzo, il marchio si è esteso. Tuttavia, non è ancora completo…>>
L’Anziano ritrasse la mano, nascondendo l’indice arrossato dal contatto con quel simbolo. Non aveva un senso lampante: sembrava composto di caratteri runici, lettere di una grafia sconosciuta, ma in qualche modo pareva che, una volta conclusosi il vagare di quell’inchiostro di fuoco, tutto avrebbe preso il proprio significato…
<<Devo soltanto attendere, dunque?>>
L’Anziano annuì. Non restava altro da fare che aspettare… Un inizio, oppure la Fine.

Sono nata a Conegliano il 23 marzo del 1995 e cresciuta in un piccolo comune poco distante, nelle campagne del trevigiano; ho frequentato il Liceo Classico G. Marconi, diplomandomi con 100/100 e continuando a seguire la carriera umanistica all'università di Udine. Mi sono laureata il 20 settembre 2018 con 110 e lode, concludendo il mio percorso accademico friulano per poi ritornare in Veneto: attualmente frequento il corso magistrale in Editoria e Giornalismo presso l'Università di Verona, curando nel tempo libero interessi collimanti con la professione che vorrei intraprendere. Sono redattrice della sezione "Racconti e Poesie" all'interno del blog "Cogito et Volo", dove pubblico articoli di mio pugno anche per altre sezioni; "Art Special Day", "Il Pais", EFP e Wattpad ospitano altri miei contenuti. Per quanto riguarda il panorama editoriale, ho realizzato l'editing e la prefazione del romanzo breve "L'Egida di Atena", pubblicato per i tipi di Chiandetti Editore dall'autrice udinese Gianna Venier, nonché la correzione di bozze del successivo "Se la mia vita è di giostra"; ho infine revisionato il romanzo "Un Destino Diverso" per conto di Dan Ruben, un autore milanese ora edito da PubMe.

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